Le moderne tecnologie mettono a disposizione dei regatanti sistemi elettronici di navigazione
e strumentazione dalle grandi potenzialità.
Il rovescio della medaglia è costituito dal fatto che incremento delle funzionalità e della complessità marciano allo stesso passo creando situazioni spesso difficili da controllare.
I risultati che si ottengono a volte sono deludenti e, mentre gli equipaggi hanno la sensazione che l'elettronica sia solo un peso, gli armatori vedono sprecato un investimento che in origine prospettava scenari molto più brillanti.
Il problema risiede nell'approccio alla tecnologia e nella consapevolezza che lo sfruttamento delle potenzialità offerte dagli strumenti richiede un certo sforzo.
Questo non significa che è necessario cimentarsi in traduzioni di manuali lunghissimi ed a volte incomprensibili e nemmeno che occorre imparare a memoria articolate procedure.
La taratura della strumentazione è un'attività delicata che va affrontata in maniera sistematica e deve essere pianificata in relazione alle singole esigenze.
Durante una stagione di regate è bene prevedere delle sessioni di calibrazione in modo da affrontare le competizioni nelle condizioni migliori e soprattutto per garantirsi una certa serenità nel rapporto con l'elettronica di bordo.
Questo significa aver fatto il possibile per ottenere un livello di precisione "adeguato" ed essere in grado, conoscendo la propria attrezzatura, di giudicare l'affidabilità dei valori che si leggono sui display.
Normalmente il compito di gestione della strumentazione è affidato al navigatore ma tale ruolo non sempre è coperto in tutti gli equipaggi.
In questi casi sono a disposizione per svolgere tutte le attività relative alle sessioni di calibrazione.
Il rovescio della medaglia è costituito dal fatto che incremento delle funzionalità e della complessità marciano allo stesso passo creando situazioni spesso difficili da controllare.
I risultati che si ottengono a volte sono deludenti e, mentre gli equipaggi hanno la sensazione che l'elettronica sia solo un peso, gli armatori vedono sprecato un investimento che in origine prospettava scenari molto più brillanti.
Il problema risiede nell'approccio alla tecnologia e nella consapevolezza che lo sfruttamento delle potenzialità offerte dagli strumenti richiede un certo sforzo.
Questo non significa che è necessario cimentarsi in traduzioni di manuali lunghissimi ed a volte incomprensibili e nemmeno che occorre imparare a memoria articolate procedure.
La taratura della strumentazione è un'attività delicata che va affrontata in maniera sistematica e deve essere pianificata in relazione alle singole esigenze.
Durante una stagione di regate è bene prevedere delle sessioni di calibrazione in modo da affrontare le competizioni nelle condizioni migliori e soprattutto per garantirsi una certa serenità nel rapporto con l'elettronica di bordo.
Questo significa aver fatto il possibile per ottenere un livello di precisione "adeguato" ed essere in grado, conoscendo la propria attrezzatura, di giudicare l'affidabilità dei valori che si leggono sui display.
Normalmente il compito di gestione della strumentazione è affidato al navigatore ma tale ruolo non sempre è coperto in tutti gli equipaggi.
In questi casi sono a disposizione per svolgere tutte le attività relative alle sessioni di calibrazione.
