Calibrazione strumenti

Una sessione di calibrazione si articola, nella sua forma completa, come segue:
  • Controllo generale della configurazione del sistema
  • Misura degli errori
  • Intervento di correzione
  • Verifica dei risultati ottenuti in seguito all'intervento
  • Stesura di un report dettagliato
Le fasi di misura e verifica che precedono / seguono l'intervento, garantiscono un riscontro oggettivo sulla qualità dell'intervento stesso e permettono di stabilire il livello di affidabilità e precisione dei numeri.
Chiaramente l'oggettività va intesa nel contesto del metodo che si utilizza per le misure, nella pratica al tipo di GPS che si impiega (Differenziale o non differenziale).

Una sessione completa inoltre prevede la stesura finale di un report che illustra le varie fasi delle attività e riassume i risultati ottenuti.
Nel caso di successivi interventi, mediante i report è possibile avere un quadro complessivo della situazione e del suo evolversi.

Operativamente gli "apparati" coinvolti sono:
(è possibile anche pianificare interveti che interessano un singolo apparato)
  • Log (Velocità della barca)
    Le procedure di misure e verifica avvengono tramite un GPS o quando disponibile GPS differenziale, quelle di taratura mediante basi misurate opportunamente costruite a partire da rilievi dei punti cospicui (sopralluogo con GPS) o da utilizzo di cartografia digitale C-MAP. Durante la costruzione della base misurata si stabilisce con metodi geometrici anche il livello di precisione raggiungibile dopo l'intervento.
  • Bussola Elettronica
    Come per il Log, le procedure di misure e verifica avvengono tramite un GPS o quando disponibile GPS differenziale. L'intervento è finalizzato alla correzione di due tipologie differenti di errore:
    • Errore medio sui 360°. Normalmente gli strumenti prevedono l'impostazione di un coefficiente.
    • Effetti delle masse magnetiche di bordo (deviazione). Normalmente gli strumenti dispongono di una procedura automatizzata da seguire.
    In certi casi per minimizzare gli effetti dei campi magnetici locali è opportuno ricollocare il sensore "fluxgate", ricablare rami dell'impianto elettrico o semplicemente spostare determinati oggetti all'interno della barca.
  • Stazione del vento
    È la procedura più complessa in quanto prevede l'intervento su diversi componenti del sistema, ciascuno dei quali necessita determinate attività che coinvolgono numerose manovre a vela.
    • Angolo Vento Apparente
      Costituisce assieme a Log, Bussola e intensità del vento apparente una grandezza "Primaria" da cui poi verranno calcolate le grandezze "Secondarie" come Vento reale...
    • Angolo Vento Reale (Rispetto alla prua e rispetto al Nord)
      Necessita di una calibrazione "ad-hoc" per diverse intensità di vento (da 5 a 30 nodi) e per diverse andature (bolina, traverso, poppa)
    • Intensità vento reale per le andature di poppa
      L'intervento serve a compensare alcuni effetti che provocano una "accelerazione anomala" del vento reale nelle andature portanti (anomala in quanto non corrispondente al vero ma presente nella lettura dei dati).
  • Pilota Automatico
    Alcuni piloti automatici, quando vengono installati necessitano di una procedura di "inizializzazione" in cui vengono impostati alcuni parametri. Spesso i valori selezionati in una prima fase non sono quelli "ottimi" ed è necessario procedere a delle modifiche finalizzate ad un migliore funzionamento o dettate da esigenze particolari.
La tempistica di ciascuna sessione dipende dal grado di completezza e precisione che si desidera e dalla quantità di "apparati" coinvolti, per una base misurata normalmente occorrono due - tre ore, per una sessione completa servono almeno un paio di giornate intere (meteo permettendo).

Le procedure di calibrazione della stazione del vento sono compatibili con la regata e possono essere effettuate anche durante la competizione stessa.
Ciesse Twin Soul in regata